Veramente è già da un po’ che l’ho letto, ora sono alla seconda lettura, lo porto sempre con me quando accompagno Chiara a fare logopedia e psicomotricità, mentre le altre mamme approfittano dell’ora di terapia dei figli per fare la spesa, io ne approfitto per leggere, perché ultimamente mi è sempre più difficile trovare del tempo per i miei amati libri!
Seguo Claudia e La casa nella prateria già da qualche tempo, anche se adesso con il piccolino sempre con me è molto difficile fare tante cose, come aggiornare il blog, leggere, creare…mi dico sempre che è un momento passeggero e cerco di andare avanti come posso.
Leggere della sua vita familiare e di come è riuscita a conciliare il tutto ti da speranza, o almeno a me l’ha data, e un giorno ,magari ci riuscirò anch’io.
Mi sono ritrovata nelle sue parole, anch’io ho avuto una bimba ad alto bisogno, una bimba che piangeva sempre e non dormiva mai, e anch’io sono sopravvissuta grazie alla fascia lunga e al portare, concetto per me sconosciuto fino a quattro anni e mezzo fa.
Si definisce un lupo solitario, mai definizione potrebbe descrivermi meglio!
La mia mamma sta con me, un libro per le mamme
Il libro di Claudia parla alle mamme, da consigli pratici per lavorare nella rete, ma anche per guadagnare vendendo le proprie creazioni. In questi tempi di crisi è quanto mai utile sapersi reinventare: andare alla ricerca di abilità nascoste che non ci si aspettava di avere e saperle trasformare in un’attività redditizia è un sogno di molte mamme, e il libro vi offrirà un buon punto di partenza.
Ho amato molto la parte dove ci parla della sua giornata tipo, perché la mia ambizione più grande è quella di diventare una persona organizzata! Mi rendo conto che l’organizzazione mentale e nella vita di tutti i giorni è alla base di tutto, saper organizzare il proprio tempo, permette di essere più produttivi, sia in casa che al lavoro.
Il mio obiettivo quest’anno sarà proprio questo, anche se un anno non credo possa bastare, modificare il proprio modo di essere e di vivere richiede di sicuro una pianificazione a lungo termine, ma prenderne coscienza è già tanto.
Claudia, come Barbara di MammaFelice, ha scritto che all’inizio lavorava per la maggior parte del tempo di notte, al momento il piccoletto mi vuole tutta per se di giorno e di notte, e se ne frega di fascia e marsupio, vuole solo la tetta e le braccia di mamma, quindi io di notte posso solo non dormire…ma posso pensare, poco non è!
3 Comments
Claudia:grazie per essere passata da me…è un onore!Ma sai che sto leggendo proprio Il bambino in famiglia della Montessori?Quando ho letto quella frase ti ho pensata…lo so che è un momento, e se ci penso bene pure abbastanza breve, però la mancanza di sonno si fa sentire!!!
Alchemilla:è vero, il momento è breve, intenso ma breve,lo confesso…volevo anch'io, almeno per una volta, avere il figlio perfetto da manuale…e invece, nada de nada…nisba…zero…mi sa tanto che 'sto figlio perfetto non esiste… è una bufala pure questa 🙂
Molto bella la tua recensione. Anche io ho colto l'importanza di sapersi organizzare per riuscire a fare più cose.
Volevo anche dirti se puoi considera questo periodo come uno stand by per ripartire più carica quando il bimbo crescerà e avrà meno bisogno di te…
Pensa sul totale di una vita (che si spera lunga…) quanto poco incidono i primi anni dei figli!
Un abbraccio e continua a pensare!!!
Grazie per la tua recensione. Tieni duro, questo momento passerà. Ti cito una frase della Montessori che mi ha aiutata molto, da “Il bambino in famiglia”: “Chi mai piangerà un giorno per l'immenso desiderio di vederci, sia pure digiunando, mentre noi mangiamo? […] Ma quando mai succederà nella vita che qualcuno, appena desto, desideri correre da noi, superando ogni difficoltà, senza l'iintenzione di svegliarco, ma solo per vederci e darci un bacio? Chi mai farà questo per noi?”
Un abbraccio
Claudia