Di acquisti vari, di pagelle e di delusioni che non ti aspetti.
Anche oggi arrivo a farvi compagnia per l’ora della merenda, questa mattina ho staccato dal turno di notte e confidavo di dormire un po’, visto che adesso vanno tutti a scuola, e invece niente, non sono riuscita a prendere sonno, ho iniziato a dubitare del fatto che potessi o meno sentire la sveglia per andare poi a prenderli, quindi alla fine non c’è stato verso di dormire nemmeno cinque minuti.
Vi piacciono le nuove capsule Nespresso che ho preso ieri a Porta di Roma? Sono le Limited Edition del periodo e ovviamente non potevo non utilizzarle per farci una foto per il caffè del lunedì, non trovate?
Le devo ancora degustare per bene, conto di farlo domani mattina.
Questa settimana appena finita è stata la settimana delle pagelle un po’ ovunque, da quello che ne ho letto sui social, ho letto pareri contrastanti su chi pubblica le foto delle pagelle dei figli, quando sono piccoli, magari è il primo figlio che va a scuola, ci sta che una mamma sia orgogliosa, che voglia gridarlo ai quattro venti, quando sono più grandi penso sia giusto parlarne con il ragazzino, sentire anche il suo parere al riguardo.
Ho letto di privacy, di mancanza di rispetto, un sacco di belle cose, come quando si parla dei foto dei figli sul web.
Mi piace leggere di cosa scrive l’una o l’altra fazione, e spesso resto perplessa, parliamo di bambini o ragazzini che a due anni sanno usare tablet e smartphone, che a 8 anni hanno il cellulare, che girano video e li caricano su YouTube, e non a 16 anni, ma molto, molto prima.
Mi sono avvicinata al mondo di YouTube grazie a mia figlia Martina, lei mi fa vedere cosa guarda, io li commento e le dico cosa ne penso, poi la sera girovago e guardo video anch’io, non sapete quanti bambini girano video, nella loro cameretta o nella cucina, poco cambia, da soli o con altri compagni, li caricano su YouTube da soli o con l’aiuto dei genitori non lo so davvero, ma la cosa mi ha colpito veramente. Come possono i genitori conciliare questa assoluta ricerca della privacy con la smodata voglia di apparire e di essere protagonisti dei più giovani? Riflettiamoci insieme, se vi va.
Tornando alle pagelle, vi racconto della mia delusione guardando quella di Chiara, che come sapete ha un ritardo cognitivo di tipo medio e dei tratti autistici,e ha il sostegno per tutto l’orario scolastico.
Chiara è una bambina che ama andare a scuola, quest’anno frequenta la seconda classe della scuola primaria, non ha mai fatto un’ora di assenza, la prima cosa che fa quando torna da scuola, è fare i compiti, e sapete cosa le hanno messo in pagella, tutti 6, tranne un 7 sette in arte e immagine e un 8 di motoria.
Dire che ci sono rimasta malissimo, non rende bene l’idea. Ne ho già parlato con la sua terapista e lei ne è rimasta profondamente colpita, lavora con Chiara da quasi sei anni, sa quali e quanti progressi ha fatto, e come me l’ha trovato molto ingiusto. In queste occasioni però “essere disabile a livello cognitivo” ha un certo vantaggio, lei non sa cosa sia una pagella e non ho certo intenzione di farglielo capire adesso.
Il 24 avrò il colloquio con le insegnanti, della serie voglio sentire cosa hanno il coraggio di dirmi, perché fino ad ora non ho mai avuto problemi, dite che è colpa della primavera anticipata? Staremo a “sentire”.
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