Oggi intervisto con molto piacere Chiaraluce di http://lecosenonvannocomecredi.blogspot.com/ e http://misschiaraluce.blogspot.com/, ci parlerà del suo nuovo progetto dedicato proprio alle mamme e neo mamme che sarà on-line proprio oggi.
Raccontami un po’ chi è Chiaraluce nella vita di tutti i giorni e nella blogosfera.
Chiaraluce, come scrivo nei miei blog, è moglie per amore, mamma per scelta, casalinga per forza, insegnante per necessità, scrittrice per piacere, esperta di relazioni interpersonali per professione, musicista per passione e little dreamer per sopravvivere… insomma un sacco di donne in una sola!
Come riesci a conciliare la vita da mamma con la vita da blogger?
La cosa mi riesce abbastanza bene se organizzo e massimizzo i tempi: quando il Nano (il mio cucciolo di 5 anni) è a scuola ne approfitto per lavorare (faccio ricerca e quindi passo ore e ore al pc a scrivere) e, una volta conclusi i lavori urgenti, mi dedico al blog (questo significa spesso utilizzare le ore notturne). Dopo le 16 invece sono mamma, moglie e casalinga a tutti gli effetti. Il meccanismo si inceppa, però, quando è a casa (se si ammala o non c’è scuola) e mi vorrebbe sempre per lui. Per cercare di soddisfare le esigenze di entrambi abbiamo concordato una strategia: utilizziamo un timer e alterniamo in parti (quasi) uguali il tempo da dedicare alle attività da fare insieme e il tempo in cui io lavoro al pc e lui gioca per conto suo.
Quando è nata l’idea di questo tuo nuovo progetto ‘Quando nasce una mamma’?
Nella mia testa è nata probabilmente quando “sono nata mamma”: quando sono stata travolta dall’oceano emotivo terribilmente fantastico del puerperio mi dicevo che, se fossi riuscita a superare quei momenti, avrei messo a disposizione la mia esperienza per le altre mamme, anche se non immaginavo ancora il modo in cui avrei potuto farlo. Negli ultimi mesi poi, grazie alle amicizie intrecciate sul web, al mio percorso di specializzazione in counselling e al lavoro di ricerca scientifica, ho cominciato a trasformare questo sogno in un progetto, per ora di sostegno virtuale, ma che spero di tradurre in qualcosa di concreto anche sul territorio.
Lo trovo veramente molto interessante, ci fosse stato 4 anni fa, mi sarei sentita meno sola, perché dopo la mia seconda gravidanza ho avuto un momento buio, evito sempre di pensarci perché è stata veramente dura. A te è capitato?
Certo! Io sono stata una delle ‘blues mom’ di cui parlo nel sito, ho faticato per riemergere e per non affogare in quello tsunami di emozioni così diverse tra loro: felicità e insicurezza, gioia e inadeguatezza, amore infinito e tristezza. Dovunque mi girassi piovevano consigli non richiesti, mi sentivo incompresa, sola, inadeguata. Se ne parlava poco, non riuscivo a trovare luoghi reali e virtuali che accogliessero il mio malessere e potessero a farmi sentire meno ‘aliena’. Ancora oggi, se ripenso a quel periodo, ho i brividi e forse se non ho messo in cantiere una seconda gravidanza, almeno per il momento, gran parte delle motivazioni risiedono proprio in quei ricordi dolorosi.
Pensi che le istituzioni, chi dovrebbe tutelare la maternità nella sua globalità, faccia abbastanza per questo grave problema?
Non solo penso che ci siano pochi interventi a tutela della maternità da parte degli organi competenti ma ritengo che anche l’immagine di ‘mamma perfetta’ che viene veicolata dai mass-media sia fortemente nociva per il benessere delle neo-mamme. Vedere queste mamme famose che subito dopo aver partorito sono più belle di prima, elogiano la maternità senza far trapelare minimamente la fatica e le difficoltà che ci sono dietro ti fa sentire ancora più sbagliata e inadeguata al confronto. Sembra quasi che nel terzo millennio parlare di queste emozioni, legittime e perfettamente fisiologiche nel puerperio per cause ormonali, fisiche e psicologiche sia ancora un tabù.
Ci sono, secondo te delle strategie per prevenire il maternity blues, o quanto meno per conviverci in attesa che gli ormoni tornino alla normalità?
Io credo che le parole magiche siano INFORMAZIONE, CONDIVISIONE e CHIEDERE AIUTO: le future mamme dovrebbero cercare di acquisire una conoscenza di ciò che le aspetta, non solo durante la gravidanza, ma anche dopo la nascita partecipando ai corsi pre-parto e alle iniziative a sostegno della genitorialità che vengono organizzati sul territorio da personale qualificato. ‘Quando nasce una mamma’, oltre a pubblicizzare gratuitamente queste iniziative pubblicherà post di approfondimento su varie tematiche inerenti alla maternità. Utilizzare la rete come una risorsa: sul nostro sito sarà disponibile una chat, una sorta di ‘primo soccorso materno’ in cui le neo-mamme potranno trovare esperte rigorosamente mamme (ostetriche, consulenti allattamento, counselor, pedagogiste, puericultrici…) a cui potranno rivolgersi per chiarire dubbi, perplessità o semplici curiosità. Ci sarà anche un Forum un po’ sui generis con categorie che si focalizzano soprattutto sull’espressione delle emozioni perché ritengo che la CONDIVISIONE sia uno strumento di prevenzione fondamentale per evitare di incorrere nella situazione patologica della depressione post-partum. E infine chiedere aiuto concreto a chi ci è accanto: una mamma che si sente stanca, appesantita dalle incombenze, privata delle ore di sonno, fisicamente non ancora completamente ristabilita dopo il parto dovrebbe poter contare su qualcuno che la aiuti per il suo benessere e quello del bambino.
Stai intervistando delle mamme su questo argomento, cosa ti hanno trasmesso fin’ora?
Ho lanciato l’idea dell’intervista per la condivisione emotiva di cui parlavo prima ma non credevo che avrei avuto così tante richieste di adesione. Evidentemente è un argomento che tocca da vicino molte mamme e ne ho avuto la conferma anche dai contenuti riportati: malessere, senso di inadeguatezza, incapacità di chiedere aiuto ricorrono molto spesso. Le mamme che potevano godere di strutture o persone che le hanno affiancate e aiutate concretamente in genere hanno provato questo stato d’animo per un periodo più breve. Qualcuna ammette che, anche a distanza di tempo, è proprio quella sensazione, più della paura per il parto, a bloccare il desiderio di una nuova maternità. Me compresa.
Aspettiamo tutte le mamme, future, neo, senior ed esperte sul www.quandonasceunamamma.com per acquisire qualche informazione, condividere emozioni e risolvere qualche dubbio insieme!
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