Il post sponsorizzato, ovvero croce e delizia di ogni blogger, sia che lo faccia di professione sia che lo faccia per hobby.
Ieri sera, mi è capitato di leggero uno stato di Chiara di Ma Che Davvero, dove credo per l’ennesima volta stava lì a rimarcare il fatto che sul suo blog ci sono anche post sponsorizzati e che alcune continuano a criticarla per questo e che si stava meglio prima, che il suo blog è diverso, che non ci sono più le mezze stagioni e altre banalità che lasciano il tempo che trovano.
Partendo dal presupposto che ognuno a casa sua, o meglio sul suo blog, fa quello che gli pare, il fatto che mi ha lasciata di sasso è stata la critica gratuita, dettata forse per invidia, che a parer mio è una prerogativa tutta femminile e tutta italiana.
Non è la prima volta che leggo simili commenti sul suo blog, ma anche su altri e giuro ogni volta mi parte l’embolo!
Ho letto commenti del tipo “Se è un post sponsorizzato io semplicemente non lo apro nemmeno!” no, scusami cara, e perché mai? Sei veggente? Sai già cosa ho scritto dentro al post sponsorizzato? Magari ti stai perdendo il post migliore della mia vita e manco lo sai!
Se ne parlava proprio qualche tempo su un gruppo di Facebook, Barbara Damiano di MammaFelice, la mia guru personale, sottolineava il fatto che spesso i post sponsorizzati sono quelli a cui lei dedica più tempo, li cura con un’attenzione in più, e poi sotto che ti leggo, lo stesso commento di cui sopra, solo scritto da chi ce l’ha un blog e sa quanto tempo ci vuole, quante energie vengono spese e anche quanti soldi ci vogliono per mantenere un blog, perché avere un dominio costa, avere un hosting pure e più il blog cresce di livello e di contenuti, più questi costi aumentano.
Senza considerare quelli che fanno blogging di professione tipo campano di quei soldi lì, pare brutto dirlo, ma se fai la spesa non puoi pagare in bellissimi post, paghi con i soldi, quelli veri, non quelli del Monopoli.
Passi il commento fatto dal “popolo” che magari non sa, ma fatto da chi fa parte di questo mondo in un modo o nell’altro mi ha fatto cadere le braccia.
Io leggo i post dei blog che seguo, anche quelli sponsorizzati, perché molto spesso ho acquistato prodotti recensiti da bloggers di cui mi fido e mi sono trovata benissimo.
Perché mi piace anche vedere come di uno stesso prodotto ognuna ne scriva in modo diverso.
Perché mi piace imparare e capire come un post che parla di uno stesso prodotto, ma scritto da mani differenti, mi possa colpire oppure no.
Io questa cosa del non leggere a priori i post sponsorizzati proprio non la digerisco, mi sembra un atteggiamento veramente infantile “Se io ti leggo, tu guadagni. Quindi attaccati al tram che è meglio.”
Detto questo vado che la mia vita “reale” mi chiama, intanto continuerò a rimuginare su questa cosa, ogni volta che leggerò certi commenti di sicuro la mia gastrite cronica peggiorerà questo è certo.
Nota: siccome l’ho scritto così di getto, tra un letto da rifare e i bagni da pulire, perdonate qualche mio errore di grammatica e fatemelo notare tranquillamente in un commento.
42 Comments
Sono passati parecchi mesi da questo post però mi sento di intervenire per dare l’opinione di una lettrice del blog di Chiara qui sitata. Sono sincera, lei non mi è mai piaciuta, non amo quello che scrive ma mi piace come scrive. Probabilmente il mio giudizio è quindi prevenuto ma cercherò di essere il più obiettiva possibile.
Il suo non è più un blog, è un centro commerciale. Non stiamo più parlando di qualche post sponsorizzato ogni tanto che ci può stare ma lì ci sono solo ed esclusivamente post sponsorizzati. Se non sono prodotti sono viaggi, se non sono viaggi sono sevizi od esperienze ma tutti sono comunque sponsorizzati. A volte poi la sponsorizzazione diventa una forzatura, ricordo un post in cui raccontava non ricordo cosa di sua figlia e alla fine metteva la sponsorizzazione delle scarpe quando con il post non c’entravano nulla.
Un commento moto simile a questo l’ho lasciato 2 volte nel suo blog ma, nonostante l’educazione con cui mi sono espressa, questo non è mai stato pubblicato. Quindi mi viene da pensare che lei pubblichi solo le lodi e non le critiche anche se dette in modo educato e senza attacchi.
Concordo che per gestire un blog ci vogliano tempo, fatica e denaro e non vedo niente di male nel farsi pagare per pubblicare delle recensioni se comunque il post è fatto bene, ovviamente starà al lettore valutare se quanto scritto sia credibile o meno. Tuttavia ci sono anche blog dove non esistono banner o pubblicità di alcun tipo e che vivono comunque benissimo. Forse la via di mezzo potrebbe essere la strada da percorrere, ok a qualche post sponsorizzato purchè sia fatto bene e purchè non diventino gli unici post del blog altrimenti non ha più davvero molto senso seguire una pagina di pubblicità.
Mi scuso per la lunghezza del commento e per aveer dato spazio a questo mio “sfogo” che sicuramente sul blog di Chiara non avrebbe trovato spazio.
Grazie, Paola
Cara Paola, prima di tutto grazie per essere passata di qui. Non solo approvo tutti i commenti,anche quelli negativi, ma di norma cerco sempre di rispondere, anche adesso che sono in vacanza 🙂
Chiara non è più una ” blogger per caso” ormai ne ha fatto un vero lavoro e per sua fortuna è ricercata dalle aziende, quindi ormai si può dire che scriva per professione. Il suo blog non può esser paragonato agli altri, a chi lo fa per hobby.
Credo nel mondo del fashion e del beauty, come pure della tecnologia o del travel, ci siano altri blogger come Chiara, allora magari bisognerebbe fare un confronto su quel campo.
Non sono la paladina di Chiara, non la conosco affatto, però posso dirti che molte aziende adesso per spingere un prodotto cercano molto lo storytelling, il saper raccontare storie, il saperlo fare bene è un valore aggiunto.
E’ l’ultima tendenza del marketing, di quello più attento aggiungo io, perché di leggere recensioni di prodotti ci siamo tutti un po’ stancati.
E’ stato un piacere rispondere al tuo commento, mi hai dato degli spunti che voglio approfondire. 🙂
Francesca grazie mille per la tua risposta. Sono d’accordo con te che ormai il blog di Chiara sia una vetrina più che un diario ed è proprio questo a farmi diffidare ancora di più delle sue opinioni. Proprio perché il suo è un lavoro fatico a credere alla sua imparzialità e proprio perché si tratta di un prodotto pubblicitario credo che debba passare attraverso 1000 filtri prima di assomigliare a qualcosa di reale.
Purtroppo è il rischio che si corre a fare pubblicità, quando per mestiere fai il venditore io penserò sempre che tu stia cercando di vendermi qualcosa anche quando non lo fai e non riuscirò mai a prendere per buone le tue opinioni.
Leggevo un commento dove venivano citate le beauty blogger, nel loro caso ritengo sia un po’ diversa la situazione. Normalmente le loro review sono corredate da foto e molto più spesso video dove si vede il prodotto applicato, si capisce subito se il prodotto è valido o meno. Inoltre su prodotti relativamente low cost come i cosmetici ci saranno sempre centinaia di commenti a smentire o confermare la recensione. Diverso è se mi pubblicizzi un paio di scarpe solo tramite una foto perché nel post parli di tutt’altro e la foto e il disclaimer sono assolutamente fuori contesto. Difficilmente qualcuno commenterà parlando delle scarpe dato che l’argomento del post è tutt’altro. Inoltre in un blog dove vengono moderati i commenti non potrai mai sapere se assieme a quei 5 commenti positivi sul prodotto ce ne fossero stati 500 di negativi.
Non sto criticando l’essere riuscita a trasformare in un lavoro quello che è partito come un momento di sfogo, anzi su questo non posso che complimentarmi con Chiara, tuttavia trovo che al momento il suo blog sia poco sincero e questo chiaramente non può che aumentare la diffidenza verso di lei e verso i post sponsorizzati in generale.
Grazie ancora per lo spazio che mi hai concesso a casa tua, non ti rubo altro tempo,
Buona giornata
Passa quando vuoi mi raccomando! 😉
no bè io non ho parole! Ma che gente c’è in giro? E non mi riferisco alla rete, ma proprio alla gente vera, perchè dietro ad un PC c’è gente vera! No io davvero non capisco, ma che problema c’è?! Io ho un piccolo e innocentissimo blog, non campo di blog, ma… adoro leggere tutti i post purchè siano scritti bene, con belle foto e sinceri. Insomma, mi dispiace dirlo ma in Italia siamo 100 anni indietro su questo argomento e chi ha un blog e non l’ha ancora capito… è proprio stordito (scusate ma quando ce vò ce vò)!!!
Carissima,è quello che penso anch’io,che siamo anni luce lontani da altre realtà,però su questo punto mi è stata mossa una critica,forse per qualcuno non è così,invece è così in tutti i campi,nella vita reale come in quella virtuale.Nel campo del craft poi ne vogliamo parlare?C’è sempre chi dice che le cose le sa fare meglio,che te le fa pagare meno,che hai copiato.Io la critica costruttiva l’apprezzo tantissimo,quella distruttiva e la cattiveria non la reggo!
Cara mi trovi d’accordo su tutto. Sono anche d’accordo su alcuni commenti delle altre blogger. Bel post… non sarà mica sponsorizzato vero? Altrimenti tolgo il commento eh non vorrei mai che guadagnassi qualcosa ahahah
Buona giornata collega!
Adriana le cose che mi vengono in mente quando devo pulire casa sono sempre le migliori! 🙂
In effetti potrei piazzarci un bannerino qui sopra,che dici? 😉
Ecco qui. Perfetto. Io aggiungo che la differenza del lavoro professionale sta appunto nella professionalità. e la professionalità è multifattoriale. Uno dei fattori è la trasparenza.
Un disclaimer.
Un ordine dei contenuti.
Una distinzione visibile tra sponsored post e pezzi personali o di divulgazione (uso di tag e categorie).
Poi se tutti potessero goire del fatto che grazie agli sponsor che credono nel progetto si può continuare a offrire sostegno alla maternità e servizi GRATIS, senza far pagare nessuno, ecco sarebbe un mondo più bello.
Ma no, è sempre più facile aprire la bocca, magari senza sapere quanto costa gestire un portale da xxxmila pgws al mese, senza porsi domande sui contenuti (sono validi? Che tipo di studio serve prima di pubblicarli? Che conoscenze bisogna avere?), senza interrogarsi sui percorsi temporali (8 anni di servizio gratuito dedicato a madri e padri sono tanti? Pochi? Che valore sociale hanno?), senza PENSARE.
Beh, io ai 7milioni di madri e padri che ho sostenuto gratis in 8 anni ci penso e ne vado fiera!
Grazie Silvia per essere passata da me.Sono d’accordo con la trasparenza,io sto riguardando pure i vecchi i post che magari non leggerà mai nessuno,ma voglio che ognuno di essi sia catalogato sotto l’apposito tag sponsorizzazioni,lo faccio sempre,ma non vorrei me ne fosse sfuggito qualcuno.
Il disclaimer è una cosa a cui penso sempre e ancora non ho fatto,quindi devo correre ai ripari.
Io ho serie difficoltà ad inquadrare i comunicati stampi,me ne arrivano tanti, molti interessanti ma poi non li utilizzò mai proprio perché non so dove metterli.Non sono un portale o un magazine,non vorrei pensassero fosse un post sponsorizzato travestito da qualche altra cosa.Questo per dire che io al lettore ci tengo,e non mi sognerei mai di prenderlo in giro,spero che il lettore apprezzi il mio punto di vista e continui a sostenermi leggendo “anche” i post sponsorizzati.
Io tendo a non leggere i post sponsorizzati, poiché di solito sono poco critici.
Ovvio, poi, che se è un prodotto che non mi interessa, salto il post. Nulla di male, comunque, a farli, a meno che non diventino la maggioranza! Infatti, se sono troppi, secondo me fanno un po l’effetto della troppa pubblicità nei film: ti stufi e cambi canale!
Quello che non sopporto proprio, però, è quando commento un post sponsorizzato con una mia osservazione critica sul prodotto (non sul post in se’ o sulla blogger) o chiedo una spiegazione su sue caratteristiche o usi.
Di solito non mi rispondono mai, ne’ l’azienda ne’ la blogger. Insomma, che senso ha un post di quel genere se quando qualcuno si permette di suggerire una modifica la prodotto o ti chiede maggiori informazioni o la tua esperienza su alcuni aspetti, non rispondi?!?
Mi sembra poco “professionale”!
Mi è già successo, anche con alcune delle blogger che hanno commentato a questo post, che comunque continuo a seguire.
Quanto a Chiara, io sono una di quelle che non legge più il suo blog: non si tratta solo o tanto dei post sponsorizzati, ma del fatto che, semplicemente, mi sembra cambiata in un modo che a me non piace più. Continuare a leggerla per criticarla mi sembrerebbe insulso…secondo me chi lo fa sistematicamente e’ solo invidioso!!!
Di gente invidiosa purtroppo ne è pieno il mondo,è un male che non si estirperà mai.
Mi piace il tuo senso critico,non rispondere lo trovo poco professionale,se uno non è ferrato sulla’argomento chiede all’azienda e poi risponde al commento.
Io credo davvero che all’ignoranza non ci sia una fine. C’è da dire che io per prima non ho una buonissima impressione dei post sponsorizzati perché sapendo come gira delle volte mi rendo conto (ma è una mia singolare impressione) che siano “forzati”. Del resto per sono utili soprattutto se si tratta di recensioni perché un azienda in quel momento ha bisogno di conoscere un parere, si spera sincero, su un prodotto che in automatico viene pubblicizzato parlandone. Credo sia un equo dare avere tra chi dedica del tempo lavorando sopra un post che non è fatto solo di parole e un azienda che si affida a te come recensore e tester. Con questo non faccio distinzione tra post sponsorizzati o recensioni spontanee perché in realtà leggo solo se mi interessa ciò di cui si parla.
Speriamo che però il mondo cambi perché visto che per qualcuno oltre che una passione è anche un mestiere, se tutti la pensassero come sopra, non si mangerebbe più!
Io mi pongo pure il problema delle recensioni spontanee,vorrei farne di più,dopotutto tutti noi utilizziamo prodotti con cui ci troviamo più o meno bene,ma spesso mi freno perché mi fascio la testa prima di essermela rotta,penseranno che li sto fregando?Ci crederanno che li ho presi con i miei soldi?Io mi faccio troppe paranoie me ne rendo conto!Sto iniziando a farlo su Instagram,pubblico la foto di qualcosa che ho acquistato e ne parlo direttamente lì.
Ciao. Io non ci trovo nulla di male nei post sponsorizzati. Li leggo che la cosa potrebbe interessarmi, altrimenti cambio. Nessuno è obbligato a leggere, e non è un post sponsorizzato che mi farà decidere di non seguire più una tale blogger o una tal’altra.
Brava Antonella! 🙂
E invece per me e’ lecito eccome dire “il post sponsorizzato non lo apro nemmeno” 🙂 cosi’ come e’ lecito cambiare canale in tv quando c’e’ la pubblicita’, andare al cinema mezzora dopo per non sorbirsi mezzora di adverts, preferire un film in dvd o registrato per poter risparmiare un bel po’ di minuti di vita 😉
E’ questione di scelte e preferenze, anche nel leggere cerchiamo tutti cose diverse. Magari poi al post sponsorizzato ci approdero’ il giorno in cui cerchero’ informazioni sul quel prodotto specifico, ma altrimenti… cambio canale 🙂
Tutto e’ lecito e valido: scrivere post sponsorizzati, scegliere di non scriverli, leggerli con piacere, non volerli leggere. Usiamo la nostra liberta’.
Gloria capisco il tuo punto di vista,alla fine siamo bombardati da pubblicità in ogni dove,ma magari c’è chi ti parlo di un dato prodotto calandolo in un contesto diverso dal semplice trailer di 40 secondi in tv.
Certo che ognuno è libero di pensare e fare ciò che vuole del proprio tempo,ci mancherebbe altro,però è il “non fare una determinata cosa per principio” che mi lascia perplessa.Sarà che non piace il bianco o il nero,preferisco le sfumature.Sempre.Anche questo è solo un mio pensiero.
Ciao a tutti,
mi chiamo Marta e lavoro per un’azienda che parte del marketing lo fa per mezzo di blogs e pagine web dedicate a madri e figli: infatti i nostri prodotti sono in particolar modo dedicati a loro.
Onestamente quando contatto le bloggers do per scontato che proveranno i nostri prodotti e che l’articolo sarà evidentemente libero. Se fosse una mera copia di altri, la blogger stessa perde prestigio e al mio prodotto una recensione di questo tipo non gioverebbe.
Inoltre ci sono casi in cui c’è anche uno scambio economico: “non di solo amore vive l’uomo” si dice ed io che sono donna lavoratrice e mamma ne sono perfettamente cosciente!
Chiedo rispetto ed ammirazione per le donne che da una passione sono riuscite, almeno in parte, a passare ad un lavoro; in più se l’articolo sponsorizzato è addirittura in una sezione a parte: che male c’è? Mi aggiungo alla spiegazione più commentata: invidia!
Sono a disposizione per rispondere al commento e a proposte!! 😉
Grazie Marta,ci vuole anche il punto di vista della parte in causa!
L’invidia è il motivo di sottofondo che spesso muove delle scelte,non tutte,come ho avuto modo di leggere nei commenti.Forse certe scelte vengono più dal lettore medio,quello che ti legge morbosamente per conoscere la tua vita e magari vorrebbe pure viverla la tua vita,ma poi non si ritrova a fare i conti con la sua quotidianità e si mette a pensare “Perché lei sì ed io no?” atteggiamento tipico dei bambini,ma in fondo ce l’abbiamo tutti il nostro bambino interiore,per alcuni esce fuori in questi contesti! 🙂
I post sponsorizzati scritti bene, coerenti e bilanciati con il resto del blog sono in poche capaci di farli.
Si deve sentire il “cuore”, io leggo tanti blog perché mi piace, mi apre la mente leggere chi la pensa diversamente da me. Però anche il mio tempo è denaro 😉 e non ho problemi ad ammettere che non leggo nemmeno, e a volte defollowo, chi scrive post fotocopia fatti male.
Per riassumere io sono d’accordo con quello che scrive la Spora qui http://www.sporablog.com/2014/03/05/8-anni-1000-post-self-branding/ e qui http://www.sporablog.com/2014/09/10/riflessionisporadiche-ma-si-puo-vivere-di-markette-sul-blog/
Grazie cara per il tuo intervento e grazie per i links.Li ho letti entrambi.Seguo Spora e ho letto pure i suoi libri,ma ultimamente ho letto poco il blog.Devo tornare a farlo con regolarità,c’è sempre da imparare.
Va beh, allora te lo dico… a segno di interpunzione segue sempre uno spazio! I tuoi post risulteranno molto più leggibili. Un sorriso!
Grazie provvedo 🙂
🙂
Ho letto anche io quello che ha scritto Chiara di Machedavvero, a me sembra che sia eccessivo dargli quell’importanza e tutte quelle spiegazioni, se una persona è molto seguita ci sarà inevitabilmente qualcuno che si lamenterà di qualcosa (ma ci saranno molte e molte altre persone che la seguiranno sempre e leggeranno sempre i suoi post e che capiranno la necessità di mantenersi con dei post sponsorizzati). A me non piacciono particolarmente i post sponsorizzati perchè spesso non sono particolarmente originali o quel prodotto davvero non mi interessa oppure perchè compaiono ad “ondate”. C’è stato un periodo che ho letto 4 post di 4 blogger diversi sullo sgrassatore o altri 4 su una marca di caffè, magari un post è anche carino sul caffè fatto da una persona ma quando lo leggo più o meno simile su 4 blog diversi mi annoia.
Invece i post sponsorizzati scritti bene o in cui si prova a dire qualcosa in più del solito “compra che è buono/bello/utile” mi piacciono, alcuni sono molto spiritosi, altri propongono qualcosa e in quel caso li leggo molto volentieri.
Capisco poco invece da parte delle aziende la filosofia di chiedere a 10 blogger diversi di scrivere dello stesso argomento senza coinvolgerli in modo diverso, per lo meno per evitare l’effetto onda. (non so magari solo a me dà fastidio questa cosa)
Ciao e benvenuta!Mi trovi d’accordo sul fatto che molto spesso le campagne non sono gestite al meglio,ma quello dipende dalle agenzie purtroppo e ci possiamo fare bene poco.Per quanto riguarda l’originalità dipende dalla blogger.Io sono l’ultima ruota del carro ma le prese di posizione così tanto per,mi danno fastidio,è più forte di me!Parlando di Chiara,che e secondo me è molto professionale,i suoi posts sono tutti curati,sponsorizzati o meno.Capisco chi legge e dice “Non mi è piaciuto,perché…” ma lo scrivere non mi piace per principio perché c’è uno sponsor dietro e quindi manco spreco il mio tempo per leggerti mi sembra assurdo.
Con le riviste non si usa lo stesso metro di giudizio,come mai?Eppure sono piene di articoli che parlano di questo o quel prodotto,piene di pubblicità,è naturale il loro guadagno proviene da lì,ma non mi sembra che le donne abbiamo smesso di acquistarle.Tutto cambia solo quando si parla di blog.
Anche io mi sono sentita dire, nell’ordine:
– Non leggo più il tuo blog perché ci metti la pubblicità
– Bel post, peccato sia sponsorizzato
o peggio ancora:
– “peccato scoprire alla fine che era sponsorizzato”, parlando di un post con nome dello sponsor NEL TITOLO.
In particolare, a quelli che “io i post sponsorizzati non li apro nemmeno”, vorrei dire: non c’è problema, tanto mi pagano lo stesso! 😛
Brava Claudia!In effetti certi commenti li ho letti anche sul tuo blog! 🙂
A tutti non si può piacere, e tutto quello che facciamo non è detto piaccia. Detto questo, purtroppo esistono blog che fanno solo post sponsorizzati o quasi e hanno seguito, ma giustificano un clima di terrore nel caso del post sponsorizzato. Così ci si scorda che c’è post sponsorizzato e post sponsorizzato, quello fatto bene e quello fatto male. Punto. Purtroppo la dote del discernimento non è di tutti. E neanche di molti.
Lucia di norma chi segue un certo blog lo fa perché lo trova utile,oppure perché condivide le stesse idee,o magari perché i posts sono così ironici che ci strappano una risata anche in una giornata no,qualsiasi sia il motivo leggere quel blog ci piace,non capisco perché smette di piacerci solo se si parla di un prodotto.Perché in fondo l’animo umano è malfidato per natura probabilmente.Parli bene di quella cosa perché ti pagano.Eppure mi chiedo come mai le youtubers di make-up abbiano così tanto successo?Spesso parlano di prodotti che le aziende inviano loro eppure hanno comunque seguito.Misteri delle donne.
anche io pensavo che molte seguisse perchè gli piace una certa blogger. E invece ultimamente credo lo facciano solo per criticare… son pessimista? Bah! Tra l’altro: c’è post sponsorizzato e post sponsorizzato! Per lo stile e la coerenza con il proprio blog per esempio. Forse hai ragione: misteri delle donne!
Sicuramente i post sponsorizzati non sono i miei preferiti, semplicemente perché non tutto mi interessa di ciò che viene recensito. Ma da qui a dire che nemmeno si debbano aprire… mi sembra più una presa di posizione di chi o t’invidia a morte perché a lei e al suo blog recensioni non vengono chieste, o di chi segue un blog personale per leggerci delle storie (cosa che accetto meglio rispetto all’invidia cattiva e gratuita). Parlo da blogger (o presunta tale solo perché tengo il mio bloggettino ^_^) NON professionista a cui non è mai stata chiesta una recensione ma non per questo frustrata, per le blogger professioniste certo il discorso è assai diverso, come sottolinei anche tu! Si trovano recensioni utilissime a fini informativi e più ti fidi dell’autore, più risultano utili le sue parole. Ammetto candidamente che mi fido di più delle recensioni dei piccoli blog che delle blogger professioniste che sulle loro recensioni fondano il loro stipendio e allora mi domando quanto ciò influenzi la loro totale libertà di opinione. Spero di essermi spiegata bene che a volte dico dico ma non mi lascio capire.
Se il tuo stipendio dipende dalla tua credibilità, non puoi permetterti di giocartela. Le tue recensioni DEVONO essere impeccabili. Se perdi la credibilità, non porti a casa la pagnotta. Fidati 😉
Condivido in pieno il pensiero di Claudia.Il piccolo blog magari proprio per crescere ti sponsorizza qualsiasi cosa e magari con poco spirito critico.Chi ha molto seguito ci pensa due volte a scrivere tanto per e può permettersi il lusso di dire questo brand non mi piace quindi preferisco non parlarne.
Allora mi fido eh! 🙂 Io leggo diversi post sponsorizzati e mi era sorto questo dubbio ma soffermandomi a pensarci ci sono proprio delle blogger (considerate il top) che a me convincono pochinino in generale, mi sembra insomma abbiano creato un personaggio e quindi le sento poco vere ma tuttavia molto abili professionalmente. Mi sa che avete ragione,avevo preso un abbaglio, resto sempre che di alcume mi fido poco 🙂
Le paracule esistono a questo mondo.Purtroppo dobbiamo prenderla con filosofia che è meglio! 🙂
Condivido in pieno!
Secondo me te me devi fregare. Della serie “chi mi ama, mi segua!”. L’invidia logora queste persone. Semplicemente che non leggano i post sponsorizzati se questi li ripugnano a tal punto! Ma tu non ci rimanere male. Non ne vale la pena 🙂
Rimanerci male no…mi sale proprio l’embolo!La cattiveria gratuita,l’invidia,sono cose che non mi appartengono e mi rendo conto che con il passare degli anni sto diventando intollerante a certi comportamenti,sul web,ma anche al lavoro,nella scuola,in ogni dove proprio!
Sarà la nuova moda: scandalizzarsi per i post sponsorizzati.
Mostri sì, mostri no, non vedo dove stia il problema: per prima cosa, come dici tu ogni blogger fa della sua casa quel che meglio crede; secondo, se non interessa non si legge, fine della storia. Scommetto comunque che chi si scandalizza e critica gratis è in minoranza rispetto a chi legge e apprezza i post, che siano sponsorizzati o no. Avanti tutta!
La critica “era meglio prima” non si può nemmeno leggere,come se uno perché decide di scrivere post sponsorizzati abbia deciso di fare un patto col diavolo o roba del genere!Se prendi dei soldi,non sei più tu.
Bisognerà farsene una ragione 🙂