Benvenuto ottobre, anche se sei già entrato da qualche giorno, ho bisogno di condividere con voi alcune riflessioni del periodo.
Siamo già al 7 ottobre, anche se dal clima che c’è fuori dalla mia finestra non si direbbe, se non fosse che per quelle quattro nuvole grige che girano, potrebbe essere tranquillamente ancora estate, 27° di temperatura, umidità pari al 90 %, tutto come un mese fa o giù di lì.
La scuola è iniziata da tre settimane ormai e anche quest’anno ci sono stati diversi cambiamenti, soprattutto per Chiara. Nuova insegnante di sostegno, nuova insegnante di matematica, nuova insegnante di religione, supplente di storia e geografia, per la serie ringrazio ogni giorno Dio che i suoi attaccamenti morbosi alle routines ce li siamo lasciati alle spalle, perché sarebbe stata veramente molto dura.
Questo per farvi riflettere un attimo sulla condizione in cui vivono bimbi con disabilità nella scuola italiana, dove già una continuità ce la auguriamo per tutti, figuriamoci in chi ha già dei problemi.
E poi ve lo confesso qui, questa storia dell’inclusione mi pare proprio una gran fregatura. Inclusione sapete cosa vuol dire? Che i bimbi che hanno delle difficoltà, che sono indietro vengono affidati all’insegnante di sostegno, che oltre al disabile, a volte anche due, deve seguire anche gli altri, morale della favola, quanti progressi farà mai il disabile che già di base ha un programma diverso, se l’insegnante deve seguire gli altri bimbi che seguono un programma “normale” ?
Quest’anno sono particolarmente scoraggiata, non so, Chiara non legge ancora, le maestre dicono che legge, mi fido… conta fino al 10, non sa fare le addizioni, scrive solo in stampato maiuscolo e non benissimo, non ha un’amichetta del cuore, chissà perché…
Il mio scoraggiamento si riflette sulla mia organizzazione mattutina, può sembrare assurdo, ma è così.
Lo scorso anno avevo incamerato una mia routine che funzionava molto bene, preparare tutto alla sera, per non fare le corse mattutine con il rischio di dimenticare qualcosa, adesso non lo faccio, non mi va, faccio tutto all’ultimo minuto, persino stirare i grembiuli alle otto meno dieci.
Sarà il cambio di stagione, non lo so, sarà la depressione autunnale, sarà che è più semplice vedere tutto nero che tutto grigio, men che meno bianco.
Una nota positiva c’è, Matteo non piange più per andare all’asilo, confesso non ci speravo affatto, dopo un anno e dico, un anno intero a piangere tutte le mattine, non mi sembra ancora vero!
Anche per oggi mi sono sfogata abbastanza, un grazie a chi passa sempre di qua a leggere i miei pensieri sconclusionati.
Il vostro rientro a scuola come è stato?
4 Comments
Le routine semplificano il lavoro, ma spesso anche io faccio fatica a seguirle… Sarà che farle apprendere a tre piccoli ometti non è poi così semplice. Ottobre é solo l’inizio, l’anno scolastico é lungo e vedrai che dopo un periodo “di prova” tutto prenderà la piega giusta!
Non lo perché ma mi sento un po’ demotivata, quindi lascio un po’ andare le cose alla deriva. Sarà l’autunno…
Per me l’organizzazione è importante come l’autonomia: alla sera si preparano i vestiti per la mattina dopo. La tua Chiara è speciale, avrà i suoi tempi fidati delle insegnati. L’amicizia è un sentimento importante, come l’amore, credo che non vada “regalato”. Magari anche la tua bimba aspetta l’amica giusta. Concludo, non lasciarti andare nel grigiume…anche ottobre si tinge di colori, quelli dell’autunno.
Un abbraccio.
Annalisa.
Grazie cara Annalisa, quando mi era preso il virus dell’organizzazione, andava tutto decisamente meglio. Anche lo stato d’animo in un certo senso ne risentiva in modo positivo.
Per quanto riguarda Chiara, anche lì ci sono momenti in cui la positività prende il sopravvento, altri in cui sei semplicemente realista e vedi le cose per quello che sono e che saranno in futuro, purtroppo la “diversità” di qualsiasi specie essa sia allontana.