Ormai lo sapete tutti che domani, 2 aprile, è la giornata mondiale della consapevolezza dell’Autismo, può sembrare agli occhi di molti una giornata come le altre, invece è importante soffermarsi a capire cosa è l’autismo, la comprensione del “diverso” passa solo attraverso la conoscenza.
Mia figlia Chiara rientra nello spettro autistico per alcuni medici, mentre per altri ha “solo” un ritardo cognitivo di tipo medio e dei tratti autistici, al di là dell’etichetta quello che conta poi nella vita di tutti giorni è quello che riesce a fare, le autonomie personali che riuscirà a possedere.
Chiara frequenta la seconda classe della scuola primaria, non sa ancora leggere o meglio, legge tutte le lettere e alcune sillabe, ma ancora non ha capito il meccanismo della fusione.
Per la matematica siamo ancora fermi ai primi dieci numeri, nel senso che le addizioni e le sottrazioni le fa solo seguita nell’ambito della decina, fino al 20 ogni tanto ci prova, ma si perde quasi subito.
A novembre abbiamo tolto il pannolino di notte! Questo è il nostro traguardo più grande, a 8 anni e due mesi ce l’abbiamo fatta e confesso che ancora non mi sembra vero. È stata una vittoria per Chiara e anche per noi.
Ci vorrà del tempo, lo so, ma spero con tutto il cuore che Chiara impari a leggere, perché i libri sono un bene prezioso per tutti noi.
Quello che per tutti noi è la “normalità” per molti ragazzi autistici è una sfida impegnativa e raggiungere il traguardo delle autonomie personali è una soddisfazione impagabile, per i ragazzi, per i genitori e per gli operatori che gli seguono.
La storia di Barbara
Anche Barbara, una ragazza autistica di 14 anni ha raggiunto dei traguardi importanti, ha apparecchiato per la prima volta la tavola dei suoi compagni, inizia a comprendere il meccanismo del fare la spesa, scegliere cosa acquistare, rispettare il proprio turno alla cassa, il valore dei soldi.
Barbara partecipa a laboratori di cucina dove le vengono insegnate le varie fasi della preparazione di un pasto. Sta imparando a conoscere gli ingredienti, l’ambiente e le regole di una cucina, si dedica a preparazioni semplici, come l’impasto dei biscotti, impara a rapportarsi con il cibo, impara a gestire il tempo e a organizzare le cose, sta imparando che una volta terminato il lavoro, la cucina deve essere rimessa in ordine, ogni cosa va risistemata al proprio posto.
È un procedimento lungo, ma i risultati sono tangibili, ripagano gli sforzi e l’impegno di Barbara.
V’invito a visitare il sito Oltre il Labirinto per leggere altre storie di #traguardi.
Aiuta Fondazione Oltre il Labirinto Onlus
L’obiettivo della Fondazione Oltre il Labirinto, Onlus formata da genitori con figli autistici, è aiutare i bambini con autismo a diventare adulti sempre più autonomi e realizzare per loro progetti di vita indipendente, per offrire una risposta concreta ai bisogni dei ragazzi e delle famiglie coinvolti in questa disabilità.
Un impegno importante che ha bisogno del sostegno di molti. Per questo dal 27 marzo al 9 aprile è attiva una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi con cui si possono donare 2 o 5 euro con un SMS solidale o una chiamata da rete fissa al 45501.
Con le donazioni verrà implementato il progetto “Cooking 4Autism” già attivo con laboratori settimanali di cucina e che prevede l’ampliamento del laboratorio di pasticceria per la produzione degli Zaèti, biscotti a base di farina di mais e uvetta, tipici della tradizione veneta.
Qui, dopo la scuola i ragazzi trascorreranno alcuni pomeriggi sotto la stretta supervisione di un maestro pasticcere e di operatori qualificati per apprendere le diverse fasi produttive, dalla spesa al confezionamento dei biscotti.
V’invito a guardare il video a me a commosso, ma non faccio testo, ormai mi commuovo con qualsiasi cosa, vedere come e con quanto impegno questi ragazzi compiono gesti per noi direi scontati e banali, come nonostante l’autismo riescano con il duro lavoro a raggiungere le autonomie personali è un qualcosa che dovrebbero vedere tutti, soprattutto i ragazzi di oggi, i “neurotipici”.
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