L’arrivo della Befana nella notte tra il 5 e il 6 gennaio è una tradizione molto sentita nel centro Italia e anche in casa mia.
Da bambina ho sempre aspettato la Befana con un misto di ansia e eccitazione, l’idea di questa vecchia signora che scendeva nel nostro camino per riempire il mio calzettone di dolci era troppo affascinante.
Calza della Befana? No, mega calzettone!
Prima di andare a letto, dal cassetto dei calzini tiravo fuori il calzettone più lungo che avevo e vi giuro era lunghissimo. Avevo due paia di calzettoni di lana, un paio rosso e un paio rosa, mi arrivavano fino a sopra le ginocchia, quindi erano molto capienti, ne prendevo uno rosa per me e uno rosso per mio fratello e le attaccavo al camino.
Naturalmente la notte tra il cinque e il sei gennaio era una notte insonne, difficilmente riuscivo a prendere sonno tanta era l’aspettativa di poter incontrare la Befana in casa mia, ma alla fine poi come tutti i bambini ad una certa ora crollavo e così non sono mai riuscita a cogliere la vecchia Befana in flagrante!
La mattina facevamo a gara con mio fratello per chi svegliava prima, poi andavamo in salotto per vedere se era passata e lei non ci aveva deluso, aveva riempito i nostri calzettoni di dolci e mandarini e ci aveva lasciato anche dei doni da aprire.
L’ispezione del contenuto del calzettone era la prima cosa da fare, per controllare cosa c’era dentro, ma soprattutto per vedere se era stata equa.
Il carbone non è mai mancato, come gli immancabili mandarini!
Poi si scartavano i regali che erano sempre una sorpresa, non puoi certo scrivere la latteria alla Befana, forse era anche per questo che l’aspettavo con più trepidazione, ho sempre amato le sorprese.
Io e mio fratello abbiamo sette anni di differenza e quindi capirete benissimo che ho continuato a mettere il calzettone attaccato al camino per molti anni, con mia somma gioia e anche da adolescente non ci ho mai rinunciato.
La Befana a casa nostra
Nella nostra casa non abbiamo un camino purtroppo, ma ho sempre cercato di far rivivere quella magia anche ai miei figli.
La sera attaccano le calze che ho cucito per loro alle chiavi della credenza che abbiamo in cucina, lasciano un bicchiere di latte e dei biscotti per la Befana e poi cerco di mandarli a letto ad un orario decente anche se sono tutti molto elettrizzati, la più agitata di tutti è Chiara, farle prendere sonno è un problema tanto è emozionata.
Chissà quest’anno chi si alzerà per primo? Io spero vivamente che dormiranno più del solito visto che la notte del cinque gennaio farò il turno di notte e rientrerò dopo le sette, solo allora potrò adempiere al mio dovere di Befana per riempire le calze e lasciare un piccolo dono a sorpresa.
Speriamo bene, incrociate le dita per me! A casa vostra passa la Befana o passano i Re Magi? Sono curiosa di saperlo.
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