Raccontare la storia della propria famiglia attraverso le fotografie significa lasciare dei ricordi, significa fare memoria del passato.Qualche giorno fa mi è capitato di leggere un post che parlava di Barbara Bush , la nonna d’America, come da molti veniva chiamata.
Nella sua vita ha realizzato 100 album di fotografie; album in cui è narrata la storia della famiglia di ben due presidenti degli Stati Uniti, attraverso quelle foto è stato possibile ricostruire la loro storia.
Io ho avuto la fortuna di vivere in una famiglia che ha sempre amato fare foto, anche quando non esistevano fotocamere digitali, ma i cari vecchi rullini fotografici.
Amavo andare a ritirare le stampe dal “fotografo”, così veniva chiamato il signore a cui religiosamente consegnavo il rullino, con la speranza di non averlo “bruciato” per tirarlo fuori della macchinetta fotografica.
Di solito sbirciavo la busta con le stampe sulla via di casa, avere tutte e 36 “pose” fatte bene era un po’ come vincere il terno al lotto. Tra quelle sfocate, quelle scattate per sbaglio, quelle con pose che sarebbe stato meglio evitare, se tiravi fuori 20 fotografie decenti potevi già quasi sentirti come Helmut Newton.
Con la nascita della prima nipote, mia figlia Martina, che ha da poco compiuto 15 anni, mio padre si è preso la sua prima fotocamera digitale, da quel momento è diventato inarrestabile.
Martina ha una quantitativo di CD e DVD con le sue foto da far impallidire una celebrity dei giorni nostri.
Apprezzo la facilità con cui oggi è possibile scattare foto con lo smartphone, mi sarebbe piaciuto avere più foto della mia adolescenza, delle mie giornate al liceo, invece solo rarissimi scatti e fatti pure con qualche fotocamera usa e getta che in quel periodo andavano anche di moda.
Se è pur vero che adesso possiamo immortalare tutto e in ogni momento della nostra vita è anche altrettanto vero che tutto resta lì, parcheggiato in qualche cloud, in qualche disco fisso esterno, sul portatile.
Quante volte vi capita di andare a rivedere le vostre vecchie foto? Quasi mai. Ecco perché mi sono appassionata allo scrapbooking , perché mi ha dato modo di tornare a sfogliare album fotografici in cui ritrovo parte della mia storia, della storia della nostra famiglia.
Anche Chiara adora guardare le vecchie foto, come me, e ti sa dire dove eravamo e cosa stavamo facendo, anche se nelle foto era solo una bimbetta.
Questo è il potere evocativo della fotografia, ti fa fare un viaggio nel tempo, ti fa rivivere delle emozioni, ti porta alla mente ricordi che pensavi di aver dimenticato chissà dove.
Scrapbooking e HP InstantInk
Per fare il vostro album fotografico personalizzato non vi serviranno chissà quali materiali, per iniziare vi basterà avere una buona stampante come la Envy Photo 6230 di HP e il servizio di Instant Ink che vi permetterà di non restare mai senza cartucce d’inchiostro.
Perché la stampante collegata ad internet, rileva il livello d’inchiostro e ti spedisce le cartucce nuove prima che finiscano quelle vecchie.Puoi stampare pagine di testo o fotografie a colori a tutta pagina, l’abbonamento va a numero di fogli stampati, qualunque sia il soggetto.
Sul sito www.hpinstantink.com si può scegliere il piano di abbonamento più adatto alle proprie esigenze.
Per far testare il servizio, HP ha previsto anche un piano gratuito per stampare fino a 15 pagine al mese.In qualsiasi momento puoi modificare o interrompere il tuo abbonamento con effetto immediato in semplici passi sul sito.
Io ho utilizzato un kit free da stampare gratis, ne puoi trovare veramente tantissimi, io li cerco sempre su Pinterest, ho stampato una foto fatta con lo smartphone, anche il kit l’ho stampato utilizzando direttamente il cellulare, la stampante è wi-fi, non c’è bisogno nemmeno di accendere il PC!
Ho realizzato così in pochissimo tempo una pagina per l’album di Chiara.
Realizzate anche voi il vostro scrapbook personale con la stampante Envy Photo e condividete le vostre creazioni con #HPInstantInk #ad
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