Non parlo spesso delle problematiche di Chiara e mi rendo conto che non c’è un motivo ben specifico. Non lo faccio perché mi sembra di non aver molto da dire sull’argomento, non ho strategie da suggerire ad altri genitori, non credo di essere così “brava” nel gestire i suoi momenti no.
Mi rendo conto però di essere molto fortunata. Può suonare strano,ma quando sai che ci sono bambini che hanno problematiche ancora più grosse e stanno nello spettro autistico come tua figlia,allora ti rendi conto che il bicchiere è veramente mezzo pieno.
Chiara è verbale, il suo linguaggio all’ultimo test risulta al 5° percentile per la fascia dei 4 anni e lei ne ha sette, ma è verbale! Che vi giuro, con questi bambini vuol dire tantissimo. Già fatichi a capire le sue esplosioni di rabbia e in qualche modo ti fa capire qual’è il problema, figuratevi con un bambino non verbale quanto debba essere faticoso.
Il 15 settembre è iniziata l’avventura della scuola primaria, con un anno in ritardo rispetto ad i suoi compagni di classe. Ho passato l’estate pensando solo alla scuola, al cambiamento che avrebbe portato nella sua vita di bimba che i cambiamenti non li tollera affatto e invece lei è stata bravissima.
Questa volta Dio o il destino ci hanno dato una gran mano,la maestra di sostegno è la stessa che ha avuto all’asilo dalle suore,adesso è di ruolo nella statale, è molto in gamba e Ch iara l’adora, potevo sperare di meglio? Infatti non speravo proprio,perché le nomine le fanno pochi giorni prima dell’inizio della scuola, quindi ogni sera mi chiedevo chi avrebbe accompagnato Chiara in questa sua nuova avventura e il timore di averne una poco adatta alla situazione mi preoccupava non poco e mi ha tolto parecchie ore di sonno.
In pochi giorni di scuola hanno fatto tantissime cose, il quaderno di matematica è già finito in pratica, per l’italiano sono già alla lettera E, solo che Chiara utilizza il tratteggio. Non ha proprio le abilità grafiche,i suoi disegni si limitano ad un palloncino con un filo ed una riga al centro al posto degli occhi, questa è la sua idea di figura umana!
Chissà se scriverà mai in modo autonomo, imparerà a leggere? Saprà contare? In quest bambini i DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) sono molto frequenti, chissà cosa ci aspetta ancora, discalculia, dislessia, disgrafia solo per citarne alcuni.
Di buono c’è che venerdì abbiamo fatto una visita con una nuova NPI e lei è rimasta molto colpita da Chiara,ha detto che ha delle enormi potenzialità,ma che deve lavorare tantissimo, senza tregua e deve riprendere logopedia, che in questi mesi avevamo un po’ sospeso perché non voleva più collaborare con la terapista.
Questa sera si è tolta da sola il suo primo dentino, è stata veramente bravissima. Stai proprio diventando una bimba grande piccola Chiaretta!
7 Comments
E’ un post di molto tempo fa. Lo leggo e piango: non ti conosco ancora, ti scopro oggi, non voglio che la mia sembri compassione, pietà, o simili. Al contrario, la serenità che sento nelle tue righe è dolcissima. Mio figlio ha avuto tanti, tanti ritardi anche se la diagnosi non era di autismo. Quattro anni di terapie, logopedia, psicomotricità… Ora va per i sette anni e quasi tutto va bene, nel frattempo ho dato alla luce altre due creature. Un abbraccio a te, supermamma e ostetrica mancata (ma ancora possibile: hai ragione, dev’essere un mestiere fantastico, ma anche quello che già fai è bellissimo), e un bacio a Chiara.
Carissima grazie per le tue parole,in questi giorni sto fisicamente non troppo bene e ciò che hai scritto è come un balsamo caldo che mi ristora. Mi fa piacere sapere che il percorso del tuo piccolo inizia ad essere in discesa, sei stata una mamma molto in gamba. Soprattutto perché hai deciso di donargli due fratelli, ogni volta che porto Chiara a qualche visita mi dicono quanto questa cosa sia fondamentale e terapeutica, lei ha imparato tanto dai fratelli, soprattutto dai piccoli, cerca di imitarli per fortuna. Immagino che la sua vita sarebbe stata molto diversa se fosse stata sola, si sarebbe sicuramente chiusa nel suo mondo, invece in mezzo a questo caos è veramente molto difficile
Sei grande. Chiara è fortunata. Un abbraccio!
Ciao 🙂
Come mamma di un bambino autistico di quasi sei anni, posso dirti di essere una schiappa in molte cose, ma spesso parlo di autismo o racconto, come fai tu in questo bel post, perché credo nell’importanza del condividere. Non per un motivo in particolare e neanche per insegnare qualcosa. Per la pura e semplice condivisione che da sola, spesso, offre informaziono, indicazioni, conforto…
Un grande abbraccio.
Letizia
Cara Letizia,io ne parlo più spesso nella vita di tutti i giorni che non sul blog.Più che altro cerco di fargli capire cosa significa “spettro autistico” e nel nostro caso pure “ritardo cognitivo di grado medio”.Non è semplice perché come mi dicono spesso “non si vede niente”!E che si deve vedere?La strada per la sensibilizzazione è ancora molto lunga.Un abbraccio anche a te e scusami per il ritardo,prima il Natale,poi i virus, la mia influenza,il 2015 è iniziato da poco e decisamente in salita!
è davvero bello leggere la vostra storia….rincuora tante mamme e anche me!!! Grazie
Grazie per essere passata in questa mia casetta virtuale!Convivere con lo spettro autistico non è facile,ci sono giornate migliori ed altre peggiori,quando mi alzo la mattina non so mai cosa aspettarmi.Ho imparato che è meglio viverla alla giornata,non risolve di certo i problemi ma aiuta a non farsi venire l’ulcera!Un caro saluto.